PROGETTO PASTORALE 2010-2011

Unità Pastorale di Zevio, Perzacco e Volon



PROGETTO PASTORALE
Per immaginare assieme il futuro
delle nostre comunità e
gradualmente realizzarlo





Santuario di Caravaggio



 




Con il programma delle attività
pastorali 2010-2011



 I Consigli Pastorali



L’ASSEMBLEA DI CARAVAGGIO

L’assemblea che abbiamo fatto durante il Pellegrinaggio a Caravaggio all’inizio dell’anno pastorale 2010-2011 ha riapprovato questo progetto e incoraggiato a proseguire per i prossimi anni. Lo rimandiamo quindi a tutte le famiglie della comunità con qualche suggerimento emerso in quell’occasione.








UN PROGETTO PER CAMMINARE ASSIEME
CORRESPONSABILMENTE

Questo progetto pastorale non è il programma annuale delle attività. E’ piuttosto un modo di immaginare la parrocchia per il futuro. Non vengono quindi passate in rassegna tutte le attività dell’unità Pastorale ma puntiamo l’attenzione su ciò che potrebbe essere il centro unificante, il punto dove i vari fili dell'evangelizzazione si incontrano e fanno sintesi creando comunità e non semplicemente una serie di attività. Tenendo presente le indicazioni della diocesi, il cammino della Chiesa Italiana, la nostra situazione e le nostre forze, abbiamo provato ad immaginare dove andare negli anni prossimi e percorrendo quali strade.
L’idea è nata nei CPP è stata poi elaborata nei vari gruppi e nell’assemblea/pellegrinaggio di inizio anno PASTORALE 2009-2010, e alla fine sintetizzata nei CPP riuniti assieme il 20 ottobre 2009.


AL CENTRO LA FAMIGLIA


Limitarsi alle scadenze tradizionali?
Una comunità parrocchiale che si limita a tenere in piedi l'esistente e a sostenere soltanto le scadenze tradizionali, piano piano si affloscia e si spegne su se stessa. Iniziando il nuovo millennio il Papa diceva:

“E’ ormai tramontata, anche nei paesi di antica evangelizzazione, la situazione di una “società cristiana”, che pur tra le tante debolezze…si rifaceva esplicitamente ai valori evangelici. Oggi si deve affrontare con coraggio una situazione che si fa sempre più varia e impegnativa, nel contesto della globalizzazione e del nuovo mutevole intreccio di popoli e culture che la caratterizzano. Ho tante volta ripetuto in questi anni l’appello della nuova evangelizzazione. Lo ribadisco ora per indicare che occorre riaccendere in noi lo slancio delle origini, lasciandoci pervadere dall’ardore della predicazione apostolica….Questa passione non mancherà di suscitare nella Chiesa una nuova missionarietà che non potrà essere demandata a una porzione di “specialisti” ma dovrà coinvolgere la responsabilità di tutti i membri del popolo di Dio“(NMI n. 40)

Questa nuova missionarietà di tutti parte e si concentra anzitutto nella famiglia. Il Catechismo della Chiesa Cattolica  infatti dice:
“Due altri sacramenti, l’Ordine e il Matrimonio, sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono anche alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Essi conferiscono una missione particolare nella Chiesa e servono all’edificazione del popolo di Dio” (ccc1534)

Il matrimonio cristiano: un incarico per la comunità!
Chi si sposa in Chiesa quindi si sposa non semplicemente per sé, ma riceve un incarico e un dono per “l’edificazione del popolo di Dio”, per costruire la comunità cristiana. Vorremmo quindi valorizzare il compito affidato agli sposi con il sacramento del matrimonio. Qui gli sposi sono incaricati di costruire nelle loro case “la chiesa in piccolo” dove il Vangelo è trasmesso, coltivato, pregato, vissuto e testimoniato incarnandolo in maniera capillare nelle vicende quotidiane della vita. L’insegnamento dei Papi dice:
         “Essa (la famiglia) ha ben meritato, nei diversi momenti della storia della Chiesa, la bella definizione di “Chiesa domestica”, sancita dal Concilio Vaticano II. Ciò significa che, in ogni famiglia cristiana, dovrebbero riscontrarsi i diversi aspetti della Chiesa intera. Inoltre la famiglia, come la Chiesa, deve essere uno spazio in cui il Vangelo è trasmesso e da cui il Vangelo si irradia. Dunque nell’intimo di una famiglia cosciente di questa missione, tutti i componenti evangelizzano e sono evangelizzati. I genitori non soltanto comunicano ai figli il Vangelo, ma possono ricevere da loro lo stesso Vangelo profondamente vissuto. E una simile famiglia diventa evangelizzatrice di molte altre famiglie e dell’ambiente nel quale è inserita” (EN 71).

Giovanni Paolo II diceva che  “La famiglia è la prima e più importante via della Chiesa”.

La Comunità Parrocchiale: una rete di famiglie, chiese domestiche
Partendo da qui vogliamo pensare la comunità parrocchiale come una rete di famiglie, una comunione tra famiglie, e la famiglia come il luogo normale di formazione permanente e di evangelizzazione.
Per la mentalità ereditata dal passato, il luogo dove si fanno le “cose religiose” è la parrocchia. Ogni componente lascia la famiglia e va in parrocchia. La famiglia è soltanto destinataria dei servizi della parrocchia.
Vorremmo far partire un procedimento inverso: la famiglia sia il luogo primo e più normale dove si vive la religiosità e la fede. Questa diventi il luogo normale dove si alimenta e si dà forma (formazione) alla fede. A questo scopo gli sposi hanno ricevuto un sacramento.
Giovanni Paolo II diceva «La parrocchia deve cercare se stessa fuori di se stessa». (18 febbraio 1988). Questa potrebbe essere una maniera per realizzare l'intuizione del grande papa.









UNA RETE DI GRUPPI SPOSI
come cammino permanente

Il nostro progetto è quindi quello di offrire a tutti gli sposi una rete di gruppi che li aiutino a fare della loro famiglia una piccola chiesa.
Una famiglia cristiana isolata è una contraddizione perché la Chiesa è una fraternità. Una famiglia cristiana non è consumatrice di servizi religiosi parrocchiali, ma un anello di questa fraternità. Immaginiamo quindi la comunità parrocchiale in futuro formata da un reticolo di gruppi sposi che assicurano, a tutti quelli che vogliono, un sostegno nella fede e, nello stesso tempo, accoglienza costante ai nuovi venuti come pure alle coppie "non regolari".
Nei gruppi sposi infatti sono gradite tutte le coppie che desiderano coltivare e/o riscoprire la loro Fede e la gioia dell’annuncio. Sono benvenute anche coppie di divorziati, risposati ecc. che vogliono vivere la loro appartenenza al Signore e alla Chiesa. Pur essendo questi gruppi in primo luogo per le coppie, anche sposi singoli potranno trovare qui un aiuto per vivere con fede la loro situazione.

Pensiamo  a gruppi che hanno fatto proprio e si sentono a servizio di questo progetto, e che hanno di mira l’annuncio del vangelo più che a gruppi stabili che hanno al centro lo star bene tra di loro.
Ogni anno possono nascere vari gruppi in varie forme: qualche coppia che ha più esperienza si mette a disposizione come coordinatrice, altre coppie si aggiungono, gruppi possono dimezzarsi, i fidanzati possono andare avanti e fare un gruppo misto sposi fidanzati ecc.
Il ministero degli sposi verrebbe messo al centro sia come testimonianza e annuncio, sia nell’educazione dei figli perché i gruppi sposi di solito hanno un benefico influsso anche sui bambini. La costante formazione e catechesi degli adulti verrà pensata e curata nelle nostra UP in questa maniera.
L’assemblea di UP a Caravaggio nel 2010 ha puntualizzato che i gruppi non sono solo per sposi giovani ma per sposi di tutte le età che si aiutano così a portare nella comunità il dono ricevuto nel sacramento.





PORTE D’INGRESSO

Alcune normali attività delle nostre  parrocchie ci mettono costantemente a contatto con persone adulte a cui possiamo fare la proposta cristiana. Dato che la fede ha sempre bisogno per crescere di un “ambiente di esercizio”, i gruppi sposi potrebbero essere i luoghi dove indirizziamo costantemente questi “nuovi venuti” perché non si perdano dopo il primo contatto ma siano aiutati ad esercitarsi nella fede.
Prendiamo in considerazione tre esperienze che possono funzionare come porte d’ingresso ad una riscoperta della fede.

Battesimo dei bambini
      Accompagnare le coppie nell’attesa
      Attraverso il servizio delle coppie che accompagnano i battesimi potremo dare inizio ad un percorso di questo genere:
iniziare il contatto con i genitori durante l’attesa e aiutarli ad evangelizzare questa significativa esperienza umana.
affidare ai genitori in attesa una coppia  “tutor”che li accompagni vivendo con loro momenti di fede  più che istruzioni
alla nascita proporre una duplice possibilità:
-     o il sacramento celebrato in due tempi con presentazione, e accoglienza del bambino nella comunità in tempi bervi,  preparazione e celebrazione del sacramento più avanti
-     oppure come si fa adesso con un'unica celebrazione ma con un accompagnamento un po’ più prolungato
-    proporre il più possibile l’appartenenza ai gruppi sposi come luogo costante di formazione e sostegno e come maniera semplice per vivere l'appartenenza ecclesiale.
-    la coppia “tutor” segue il dopo Battesimo come amicizia e con una serie di contatti personali e comunitari da studiarsi meglio (battesimo di Gesù, giornata della vita ecc.).


Fidanzati

      L’educazione degli affetti nell’adolescenza
    L’educazione degli affetti, delle relazioni e della relazione uomo-donna non inizia evidentemente nel fidanzamento, ma molto tempo prima. La comunità ne avrà cura specialmente nella preadolescenza e nell’adolescenza in stretto collegamento con la famiglia. A questo scopo verranno inserite coppie di sposi nelle varie equipe degli animatori e si auspica che coppie di sposi accompagnino le varie esperienze educative compresi i campi estivi. Lungo il cammino di maturazione, saranno proposte ai giovani, nei tempi opportuni, esperienze di animazione/servizio verso i più giovani perché possano sperimentare la responsabilità e “l’affidamento” di altri, elementi importanti per maturare relazioni umanamente e cristianamente sane capaci anche di sfociare in una positiva futura famiglia.

      Il percorso fidanzati
    Il corso fidanzati aiuterà i giovani non solo a vivere bene la celebrazione del loro matrimonio ma soprattutto la missione che ne deriva per la costruzione “del popolo di Dio”. Durante il corso sarà più curata la conoscenza da parte dei giovani dei gruppi sposi e facilitato l'ingresso come naturale proseguimento: per es facendoli partecipare qualche volta come ospiti ad un gruppo sposi, inserire una coppia di sposi nel corso con lo scopo di accompagnare i fidanzati "dopo" inserendoli in qualche gruppo sposi ecc..

Le coppie “tutor”
Verranno preparate delle coppie "tutor" che possono aiutano il parroco nella preparazione al matrimonio. Dato che il matrimonio viene “prenotato” un anno prima, anziché limitarsi ad alcuni colloqui per preparare le carte, potrebbe esserci un accompagnamento più lungo fatto da coppie che aiutano i fidanzati a riappropriarsi della fede. Anche in questo caso uno dei compiti è quello di far conoscere ed eventualmente inserire nei gruppi sposi.

3.   Catechismo
      Altro luogo da valorizzare è il catechismo con le scadenze sacramentali dei bambini: occasione unica anche per una evangelizzazione dei genitori.

      Prima i genitori
-    Come si sta facendo da qualche anno l’inizio del catechismo dei bambini sarà ritardato per dedicare prima alcuni incontri informativi e formativi per i genitori
-     L’UP farà catechismo con il cosiddetto “metodo a 4 tempi” che prevede il coinvolgimento attivo dei genitori aiutandoli a vivere in prima persona ciò che viene proposto ai bambini.
-     Le catechiste si stanno preparando per essere capaci di accompagnare non solo il gruppo di bambini ma anche il gruppo dei genitori. L’aiuto a conoscere e accostare i gruppi sposi potrebbe essere una garanzia di continuità anche quando la coppia non ha più figli al catechismo.
-     L’impegno educativo in stretta collaborazione con la famiglia non finirà ovviamente con il catechismo dei bambini ma si prolungherà, nei debiti modi, nell’adolescenza e nella giovinezza come accennato sopra. In tutto il percorso la proposta dei gruppi sposi potrà essere un valido sostegno per i genitori.



OCCASIONI E AIUTI DA VALORIZZARE

A. Valorizzazione delle scuole materne
      Accordandosi con i comitati di gestione e nel rispetto di tutti, le scuole materne parrocchiali possono essere un’occasione per far conoscere la proposta dei gruppi sposi, o per fare altre proposte educative.
      La presenza di una suora nell’accoglienza dei bambini (per ora possibile solo a Zevio) può creare relazioni e informazioni. La suora potrebbe essere inserita nella pastorale familiare.

Valorizzazione del Consultorio familiare
      Il consultorio potrebbe essere un grande aiuto. Si sta infatti specializzando non solo per aiutare la relazione tra sposi ma anche per tutto ciò che riguarda la famiglia e l’educazione: educazione dei figli, educazione all’affettività, preparazione di catechiste, animatori ecc. incontri su temi specifici. Il consultorio potrebbe essere utile sia per chiedere qualche apporto specifico sia per far conoscere all’occorrenza la vita dei gruppi sposi.
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PROGRAMMA ANNUALE 2010-2011

Il programma annuale è la descrizione dei passi che cercheremo di fare quast’anno camminando verso questo progetto di Unità Pastorale.

Tema annuale Diocesano: I ministeri.
Questo è il tema che il Vescovo indica su cui lavorare e riflettere. E’ sembrato bene ai CPP, più che parlarne teoricamente (lo si farà nei CPP)  creare una effettiva esperienza di coivolgimento laicale in vari servizi per realizzare questo progetto. I vari servizi esistenti e altri nuovi potranno poi essere oggetto di valutazione e di ricerca.

 Incontri previ al catechismo:
 -   iniziare il catechismo con una serie di incontri previ per i genitori per informarli e coinvolgerli: proseguire il passaggio dal catechismo come preparazione ai sacramenti, all'iniziazione come allenamento alla vita cristiana. I genitori saranno invitati a fare ogni anno l'iscrizione, creando così una opportunità per riflettere e fare una scelta;
-    avvio delle attività adolescenti/giovani con il coinvolgimento delle famiglie nel percorso dei figli nelle forme più adatte all’età;
-    avvio, con qualche forma visibile, dei gruppi sposi con proposta di coinvolgimento di altre coppie.
                                              
Incontri formativi per genitori
All’inizio di quest’anno catechistico:
           15 ottobre: d. Antonio Mazzi
           20 ottobre: d. Marco Campedelli
           Due incontri formativi per i genitori sui metodi educativi oggi in voga e sulle loro conseguenze, e il secondo su come trasmettere la fede in famiglia “narrando”.
Durante l’anno i genitori si incontreranno alcune volte per prepararsi a fare il catechismo in famiglia una volta al mese e per altre esperienze che ogni itinerario deciderà con le catechiste.

Proposta per i genitori con figli da 3 a 6 anni
            Sei incontri alle scuole parrocchiali dell’infanzia
            iniziando dal 5 Novembre.
            Alcuni incontri saranno alla scuola dell’Infanzia di Zevio altri  a quella di Perzacco. Si propongono di aiutare i genitori ad accompagnare i bambini nei primi passi della fede.

  Avvento e Quaresima      
-  Animazione domenicale dell’Avvento e della Quare            sima per le famiglie
-  Incontri nei gruppi adulti che riprendano o il Corso biblico di febbraio, o altri temi da vedere assieme.

 Battesimi
            Secondo quanto deciso nei CPP è stato avviato il nuovo accompagnamento dei Battesimi. Preghiamo sempre le coppie di farsi vive in parrocchia nei primi mesi dell’attesa per un cammino calmo e non affrettato.
            Quest’anno le date dei Battesimi saranno :


·        10 ottobre, alle messe
·        7 novembre pomeriggio
·        5 dicembre, alle messe
·        9 gennaio, pomeriggio
·        6 febbraio, alle messe
·        6 marzo pomeriggio
·        24 aprile ALLA VEGLIA PASQUALE        
·        22 maggio, pomeriggio
·        19 giugno, alle messe
·        10 luglio, pomeriggio
·        4 settembre alle messe

 
GRUPPO SPOSI
come farne parte?

1.   Ogni coppia è gradita. Anche chi si trovasse in situazione “irregolare”, anche se sei “solo” e il tuo partner al momento non se la sente. Anche le coppie non più giovanissime troveranno grande aiuto a riunirsi in gruppi sposi.
2.   Tu stesso puoi avviarne uno. Bastano tre/quattro coppie amiche. Uno di voi viene all’incontro dei coordinatori in parrocchia per preparare lo schema della riunione.
3.   Quando si trovano i gruppi sposi?
       Ogni gruppo sposi decide autonomamente quando trovarsi a seconda degli impegni delle coppie partecipanti. Come ritmo, si trovano normalmente una volta al mese. Ma con molta libertà.
4.   Dove si trovano?
       Normalmente nelle case dei partecipanti a seconda degli spazi e dei bambini presenti; ma se ci fosse bisogno di una sala in parrocchia basta avvisare il parroco
5.   Cosa fanno?
       L’incontro di gruppo è costituito da un momento di preghiera, poi da una riflessione comune su un brano del Vangelo con una traccia per riferire la parola di Dio alle situazioni varie della vita familiare. Ogni anno si decide con i coordinatori qualche incontro comunitario per es. una Messa comune, la cena di partenza, il campo estivo ecc.
6.   A cosa servono?
       Sono un aiuto per vivere il sacramento ricevuto e per sentirsi dentro la comunità, per non vivere isolati come coppia. Un aiuto per essere partecipi e testimoni e un aiuto nello scambio delle esperienze educative con i figli.



 
SPOSARSI IN CHIESA
Come prepararsi?

1.   DUE O TRE ANNI PRIMA: fare un “percorso per fidanzati”. Se vuoi che ti serva cerca un “percorso” non un “corso”! Non una serie di lezioni da ascoltare, ma un percorso di gruppo, con degli accompagnatori, che duri vari mesi durante i quali imparerai e ti allenerai agli atteggiamenti evangelici sul matrimonio. E prima ancora potrai domandarti: chi è Gesù Cristo per me? La fede e la morale cristiana sono la guida per la mia vita o un “optional” occasionale?
      Altrimenti corri il rischio di fare una cerimonia non un sacramento!! Nella nostra parrocchia il percorso si fa ogni anno iniziando verso Ottobre.

2.   CIRCA UN ANNO PRIMA: un colloquio con il tuo parroco per fissare le date e per avere le indicazioni su come vivere bene l’ultimo periodo di preparazione.

3.   RICORDA: ha il potere giuridico di sposare solo il parroco di lui o il parroco di lei. Altri sacerdoti solo se incaricati da uno di questi.

4.   CIRCA TRE MESI PRIMA: inizia con il sacerdote che ti sposerà la preparazione prossima: l’esposizione con giuramento davanti a Dio del tuo progetto di matrimonio, la documentazione, la liturgia con la scelta delle letture, delle varie formule previste, delle preghiere ecc.

5.   RICORDA: il matrimonio cristiano non è una faccenda privata: ha un riferimento essenziale e ufficiale alla comunità nella quale vivi la tua fede. Ricevi ufficialmente l’incarico di testimoniare un certo tipo di amore davanti alla comunità. Infatti ci si sposa “in Chiesa” cioè “nella comunità”!! Per questo secondo le regole stabilite dai Vescovi il matrimonio si può celebrare nella comunità di lui, nella comunità di lei o in quella in cui si andrà ad abitare. Altri luoghi possono essere emozionali, artistici o folkloristici, ma non c’entrano con il senso del matrimonio. Magari possono essere visitati o vi si può ricevere una benedizione dopo il matrimonio, come un pellegrinaggio d’inizio della propria famiglia. Anche nello stesso giorno del matrimonio.



BATTESIMO DEI BAMBINI
come preparalo?

1.   Nei primi mesi dell’attesa:  un incontro con il parroco per conoscere le due proposte con le quali ogni coppia può preparare il Battesimo:
a. Nel primo percorso riceverete la visita di una coppia che vi accompagnerà a vivere da cristiani il tempo   dell’attesa e il miracolo di una nuova vita.
b. Alla nascita potrai, nelle prime settimane, vivere la gioia della presentazione alla comunità della tua creatura e del suo inserimento nella comunità cristiana
2.   A questo punto potrai unirti all’altro percorso, quello  “tradizionale” della nostra parrocchia, che consiste in:
a.   Un incontro insieme in parrocchia per scoprire le domande e gli atteggiamenti essenziali ad ogni coppia che battezza.
b.   Le coppie accompagnatrici verranno poi a casa per riprendere e personalizzare la riflessione in maniera semplice e fraterna
c.   Un ultimo incontro tutti assieme, pochi giorni prima del battesimo, per vedere più da vicino il rito.
3.   La celebrazione sarà alternativamente una volta durante le messe , una volta al pomeriggio senza la Messa.
4.   Dopo il Battesimo, nei limiti del possibile le coppie accompagnatrici si terranno in contatto per portarti delle schede molto utili per l’educazione alla fede dei bambini nei primi anni di vita.

IMPORTANTISSIMO:

Non aspettare la nascita del bambino!! L’esperienza dice che “dopo” la tranquillità e il tempo sono molto minori e i genitori sono presi da altre preoccupazioni di giorno e ….di notte!!




DOMENICA  11 SETTEMBRE 2012

Pellegrinaggio/assemblea dell’Unità Pastorale al Santuario della Madonna del Carmine a S. Felice del Benaco sul Lago di Garda per avviare il nuovo anno pastorale.